Paolo Gentiloni mette in guardia sull’urgenza di accelerare l’attuazione del PNRR e sull’importanza di un approccio diverso.
Durante un recente evento a Bruxelles, Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’Economia, ha messo in evidenza la necessità di accelerare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sottolineando che “la scadenza del 2026 è fissa” e non suscettibile di proroghe. In tale contesto, ha invitato gli Stati membri a non perdere tempo e a cercare modi per semplificare il processo amministrativo.
Un termine inamovibile e le sue implicazioni per Gentiloni
“Lavoriamo per un’attuazione più snella del piano“, ha dichiarato Gentiloni, aggiungendo che è “fondamentale che in questa seconda metà gli Stati membri mantengano lo slancio e accelerino dove necessario“. L’urgenza di rispettare il termine stabilito è cruciale per assicurare il finanziamento europeo destinato alla ripresa economica post-pandemia. Secondo quanto riportato da ANSA.
Ricerca di flessibilità nel quadro normativo
Da come ripreso da ANSA, il Commissario ha riconosciuto le sfide imposte dalla rigida struttura amministrativa attuale, che mette a dura prova la capacità operativa dei Paesi membri. “Molti apprezzerebbero un’attuazione più semplice e flessibile. Stiamo cercando modi per affrontare queste sfide senza riaprire il quadro giuridico“, ha esposto Gentiloni. Questi temi saranno al centro della discussione nel prossimo incontro dell’Ecofin.
Inoltre, Gentiloni ha esortato a una maggiore inclusione degli stakeholder nel processo di attuazione: “Sappiamo anche che gli stakeholder vorrebbero essere più coinvolti” e “vorrei esortare i Paesi a tenerlo presente quando elaboreranno i loro piani” di bilancio. Così come riferito da ANSA.
Il Commissario Gentiloni ha enfatizzato come la Recovery and Resilience Facility abbia già erogato 225 miliardi di euro a sostegno delle economie, promuovendo investimenti e riforme in aree strategiche come l’innovazione, le tecnologie pulite e le competenze. Questi fondi rappresentano un’opportunità non solo per la ripresa, ma per una crescita più sostenibile e inclusiva.